sabato 27 dicembre 2008

Kyoto, l'antica capitale

Eccoci qui, a tirare le somme della nostra visita in più giorni a Kyoto, capitale del Giappone per circa un millennio. A differenza dell'attuale capitale, Kyoto è spaziosa ma non eccessiva, brulicante ma non sovrastante. La rete della metropolitana copre la città da nord a sud, ma non è certo capillare; gli autobus invece la attraversano in ogni direzione, ed è possibile acquistare un comodo biglietto giornaliero (500 yen) senza più doversi preoccupare dei prezzi (solitamente 220 yen a corsa, indipendentemente dal numero delle fermate). Inoltre, due linee ferroviarie (JR e Keihan) coprono alcune zone della città e la collegano alle aree extraurbane. Non dimentichiamoci, naturalmente, dei rapidissimi Shinkansen della linea Tokyo-Hakata.
Approfittando proprio degli shinkansen e del biglietto giornaliero dei bus abbiamo fatto tappa diversi giorni a Kyoto, partendo e rientrando al nostro albergo di Osaka (2 fermate di metro da Shin-Osaka, stazione shinkansen). In questi giorni, circa una settimana, abbiamo fatto tappa quasi ogni giorno a Kyoto, eccezion fatta per il Natale a Nara di cui abbiamo parlato ieri. Kyoto è densa di attrattive turistiche, spesso piuttosto distanti, ma anche di innumerevoli occasioni di shopping: pericoloso per noi! Per questo non diremo MAI quanto abbiamo speso durante questa settimana ;P

Dopo la visita al Kiyomizudera e al quartiere di Gion abbiamo potuto ammirare il meraviglioso Kinkakuji (Padiglione d'Oro) e il vicino Ryoanji con il suo celeberrimo giardino "zen" (karesansui) e il parco attorno. La visita al castello di Nijo, invece, non è stata possibile: il 24 era chiuso per post-festività, mentre da ieri rimarrà chiuso fino al 2 gennaio. Insomma, era forse aperto a Natale, ma come sapete noi eravamo altrove! Mannaggia. Aperto e piuttosto disabitato era invece lo Heian Jingu, con il suo bel giardino stile Heian dagli alberi fitti e il suo bel lago. L'inverno non è forse la stagione migliore per visitare Kyoto, per le poche ore di luce e il freddo pungente subito dopo il tramonto, ma a noi è piaciuta ugualmente. Speriamo di poterci però tornare, un giorno, in primavera!

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