giovedì 18 aprile 2019

Tohoku: Shibata (Miyagi)

Il mio tour del Tohoku continua, e di nuovo è Sendai lo snodo da cui passa la mia odierna avventura. Spenderei alcune parole sulla città, una vera scoperta perché non pensavo fosse tanto grande e piena di vita prima di capitarci, ma le cose da dire oggi sono molte e il tempo poco per cui per ogni curiosità sulla città vi rimando al sito ufficiale dell'ente del turismo di Sendai.
Questa volta sono arrivata a Sendai da Tokyo a bordo del Komachi Shinkansen, che personalmente non avevo mai provato. Il Komachi Shinkansen sale da Tokyo verso nord assieme allo Hayabusa, ma lungo la strada se ne distacca perché i due treni hanno destinazioni finali differenti: Akita (Tohoku) per il Komachi, Shin-Hakodate (Hokkaido) per lo Hayabusa.

Hayabusa (verde) e Komachi (rosso) - Stazione di Tokyo (Aprile 2019)

Come anticipavo, la mia meta di oggi non era Sendai. A circa mezz'ora di treno dalla città, in direzione sud verso Fukushima sulla JR Tohoku line, si trovano due paesi collegati tra loro da una strada per così dire... particolare. Si tratta di Funaoka e Ogawara, e la strada/viale che li unisce costeggia il fiume Shiroishi lungo cui entrambi si sono sviluppati. Prende il nome di Hitome Senbonzakura, che si può tradurre come "Mille sakura in un colpo d'occhio": un lungo sentiero pedonale (possono passare pochissimi mezzi autorizzati) che corre lungo il fiume in una distesa ininterrotta di alberi di ciliegio secolari, che protendono i loro rami verso il fiume e verso la strada, formando in questa stagione spettacolari tunnel fioriti.

Hitome Senbonzakura da Funaoka - Aprile 2019

Hirome Senbonzakura da Funaoka - Aprile 2019

Anche se per i turisti occidentali non è ancora particolarmente famoso, Hitome Senbonzakura offre una delle esperienze per me più suggestive di tutte per fare hanami nel Tohoku e in generale in Giappone: un lungo percorso tranquillo, migliaia (letteralmente) di alberi da fotografare e ammirare, un festival (a Ogawara) in cui approfittare delle bancarelle per mangiare di tutto, e se ancora non bastasse... una ferrovia tutta particolare! ;)
A Shibata, cittadina ancora più piccola delle precedenti e incastonata tra le due, si può risalire la collina in mezzo ai sakura a bordo di una slope car. Al suo "terminal" si gode del panorama dall'alto e di una pacifica dea Kannon. Pacifica davvero: si chiama Heiwa Kannon, lett. Kannon della Pace... che in italiano suona strano, lo ammetto!
La statua domina anche quello che un tempo era il castello di Shibata, di cui ora resta solo la base in pietra, altro spettacolare punto di osservazione del viale dei ciliegi e della ferrovia che lo costeggia.

Slope car a Shibata - Aprile 2019

Heiwa Kannon - Shibata Aprile 2019


lunedì 15 aprile 2019

Tohoku: Matsushima

Forse vi starete chiedendo dove è finita la mia passione per i treni in questo viaggio. Finora ho acquistato e ritirato il JR Pass, ho preso uno shinkansen e qualche treno locale di poco conto. Ebbene, per mia fortuna e vostra curiosità, finalmente spiegherò cos'altro permette di fare il JR East Tohoku Pass oltre alle solite cose a cui i JRP ci hanno abituato.
La compagnia JR East permette ai turisti stranieri di usufruire della prenotazione online (da 30 giorni prima) di tutti i suoi treni "prenotabili". Sembrerà assurdo (a me almeno sì) ma nonostante tutto la JR non è ancora entrata nel terzo millennio in questo: i JR Pass non sono tessere magnetiche (che esistono in Giappone dal 2001!) ma cartoncini scomodi da ritirare e utilizzare, e le prenotazioni dei posti sono generalmente affidate alle biglietterie in loco. Da diversi anni, però, JR East si distingue dalle altre divisioni della compagnia per questo benvenuto servizio, di cui naturalmente ho usufruito anch'io.
Comodamente seduta a casa ho prenotato così il mio spostamento in treno da Sendai a Matsushima su un treno particolare: Resort Minori è un cosiddetto Joyful Train, ovvero un treno turistico che opera soltanto pochi giorni all'anno allo scopo di far conoscere determinate zone e a volte "temi" o attrazioni. Nel caso di questo treno il focus sono le località termali che raggiunge e il magnifico paesaggio che si gode dai suoi enormi finestrini, in particolare in autunno. Io sono rimasta a bordo troppo poco (20 minuti) per godere appieno del viaggio, ma nel mio caso la meta era vicina e in sé valeva il sacrificio.


Joyful Train Resort Minori - Sendai (Aprile 2019)

Il personale JR saluta i viaggiatori del treno Resort Minori - Sendai (Aprile 2019)

Matsushima è una tranquilla località di mare a nord di Sendai, nella prefettura di Fukushima. Divenne particolarmente famosa nel periodo Edo per la sua baia punteggiata di isole verdeggianti (isole di pini, come si traduce letteralmente il suo nome), nominata una delle tre viste più belle del Giappone (Nihon sankei). Le altre due sono il santuario di Itsukushima sull'isola di Miyajima (pref. di Hiroshima) e la striscia di sabbia di Amanohashidate (pref. di Kyoto).

Vista della baia di Matsushima dall'isola di Fukuura (Aprile 2019)

Oltre alle riconosciute e innegabili bellezze naturali, che lasciarono senza parole perfino il grande poeta Matsuo Basho, Matsushima è ricca anche di storia e cultura. Il tempio Zuiganji risale all'anno 828 ed è uno dei maggiori templi Zen del Tohoku. Il piccolo padiglione Godaido è persino precedente, fu costruito nell'807 su una piccola isola collegata alla terraferma da uno dei suoi due ponti rossi. Un'altra piccola perla nel panorama artistico e culturale di Matsushima è la casa da tè Kanrantei, affacciata sul mare, in cui si può sorbire una tazza di maccha accompagnata, se si vuole, da un buon dolce wagashi.

Ponti di accesso al padiglione Godaido - Matsushima (Aprile 2019)

Per Matsushima è bello camminare, senza fretta e senza pensieri. Una visita molto rigenerante è quella all'isola di Fukuura, collegata alla terraferma da un lungo ponte rosso (accesso a pagamento, 200 yen). Sull'isola si può scegliere tra diversi percorsi, dal più facile e accessibile anche ai passeggini, a quello più "avventuroso" e lungo. Il tempo di percorrenza va dai 30 ai 60 minuti, nulla di troppo impegnativo, e il panorama ripaga di tutto.

Daruma omikuji del tempio Benzaiten - isola di Fukuura (Aprile 2019)

Consiglio decisamente la visita di Matsushima, possibilmente anche con un pernottamento che permetta di godere dello spettacolo del sole che sorge sull'acqua e dietro le isole di questo infinito spettacolo naturale.

Accesso alla baia di Matsushima:
Di norma si consiglia di utilizzare la fermata di Matsushima Kaigan, mentre io sono scesa a Matsushima. Quello che cambia è il tempo che occorre per raggiungere la zona della baia, 2-3 minuti nel caso della stazione consigliata contro i 20-25 dell'altra. I treni per Matsushima Kaigan sono però più lenti, per cui alla fine non cambia molto.

venerdì 12 aprile 2019

Tohoku: Aizuwakamatsu

Nella parte interna della prefettura di Fukushima, ben protetta dalle montagne su ogni lato, sorge la cittadina di Aizuwakamatsu. Da Tokyo con il mio pass (ne ho parlato ieri qui) ho preso un treno Shinkansen Yamabiko per Koriyama, e da lì un locale della linea Ban'Etsu West per Aizu-Wakamatsu (la stazione JR separa il nome, è importante saperlo per la ricerca degli orari). In tutto ho impiegato poco meno di 3 ore, divise circa a metà tra i due treni.

Tohoku JR Pass e ingresso a Tsurugajo

La linea Ban'Etsu si snoda in un percorso tranquillo in mezzo a colline e montagne boscose, dove l'inverno non si è ancora del tutto ritirato. A bordo rotaie e sui pendii la neve era ancora lì a gufare sulla mia ricerca di fiori per fare hanami, e infatti... ma andiamo con ordine!
Ad Aizuwakamatsu si respira aria di storia, non solo di montagna: il castello della città è stato teatro di una strenua difesa contro il nuovo governo Meiji nel 1868, terminata in una tragica resa, ma dalle ceneri della battaglia è risorto, circa un secolo dopo, più bello che mai. Il tetto di tegole rosse del castello Tsurugajo (castello della gru bianca) è unico in tutto il Giappone, e al suo interno è custodito un museo storico di tutto rispetto, che espone anche alcuni splendidi kabuto (elmi samurai), personalmente i più impressionanti mai visti per foggia, dimensione e conservazione.

Susino in fiore e Tsurugajo - Aizuwakamatsu (Aprile 2019)

Una storia particolarmente tragica, sentita e ricordata a proposito della sconfitta del clan Aizu è quella del gruppo chiamato Byakkotai, (Corpo della Tigre Bianca) formato da 19 ragazzi tra i 15 e i 17 anni. Questi giovanissimi guerrieri, avvistando dalle colline il castello in fiamme, si tolsero la vita con le loro stesse armi. La scena è ripresa da molti nishikie del periodo, alcuni dei quali in mostra nel castello, dove sono esposti anche i ritratti fotografici di tutti i ragazzi.

Stazione di Aizu-Wakamatsu

La fortuna di Aizuwakamatsu fu decisa proprio dal primo grande capoclan Aizu, che favorì le attività commerciali legate alla produzione di sakè e di lacca, due importanti produzioni della zona ancora oggi dopo circa 400 anni. L'artigianato locale è anche famoso per alcuni giocattoli tradizionali molto apprezzati anche come portafortuna: sono gli akabeko, piccole riproduzioni di mucche di colore rosso e con la testa ondeggiante. Akabe è anche il nome del bus turistico che porta al castello. Hanno anche un bus che gira in senso inverso e si chiama Haikara-san, ma nessuna Benio è ritratta sulla sua livrea (qualcuno sa di cosa sto parlando?).

Il bus Akabe - Aizuwakamatsu

giovedì 11 aprile 2019

Partire è un pò dormire

Quando ci troviamo a viaggiare verso il Giappone dall'Italia il fuso, quando va bene come ora, è di +7 ore. Normalmente si decolla al pomeriggio e si atterra al mattino (giapponese), per cui se sommiamo le ore di anticipo con cui ci si deve presentare in aeroporto e la giornata piena che si ha davanti all'arrivo si può facilmente fare il giro dell'orologio, e ancora un pò.
La voglia di toccare il letto appena si tocca terra è forte, ma chi viaggia deve esserlo ancora di più: se si vuole recuperare il jet lag in tempi ragionevoli e non risentire della stanchezza troppo a lungo, il consiglio è dormire almeno 4 ore in volo e poi aspettare fino a sera (giapponese) prima di lasciarsi andare al meritato riposo.
Anche i ritmi dei pasti sono importanti, quindi conviene sforzarsi di mangiare anche poco ma all'ora corretta, e continuare così per tutta la durata del soggiorno. Cibo e riposo sono collegati, non si possono fare le cose a metà.
Bene, detto tutto ciò, ecco come è andata a me "a 'sto giro": in volo ho dormito 2/3 ore, a fatica, e in tutta la giornata ho toccato poco cibo vero, attratta dal nuovo frappuccino stagionale e poco ispirata da altro. Ho due occhiaie che se passassi dallo zoo di Ueno mi metterebbero a far compagnia ai panda, ma resisto.

Panorama dall'aereo, con Fuji in lontananza

Quando ho parlato per la prima volta di questo viaggio sul blog (qui) avevo lasciato alcune domande aperte, quindi vediamo di evaderne almeno una: avrò preso un JRP, ovvero un Japan Rail Pass, sorta di biglietto aperto per usare i treni in un determinato periodo? L'ho fatto! Stavolta però non il solito pass valido per tutte le 4 isole principali: circa 2 settimane fa ho acquistato un pass regionale, il JR East Tohoku Area Pass, che permette di visitare la regione nord-orientale del Tohoku in 5 giorni non consecutivi nell'arco di 14 giorni. E' un pass estremamente conveniente, soprattutto per l'utilizzo frammentabile a piacimento. Se comprato online direttamente dal sito della JR East è anche scontato.
Inizierò a sfruttare il mio pass domani, oggi sarebbe stato sprecato, quindi vi farò aspettare ancora un pò per le prossime risposte. Nel frattempo però vi lascio con un saluto speciale da parte di un jizo-sama. Ja ne!

Jizo-sama al tempio Zojoji, Tokyo (Aprile 2019)

venerdì 5 aprile 2019

Vivere e viaggiare in armonia con le stagioni

In una giornata fredda e uggiosa come oggi il pensiero della partenza è più che mai un pensiero felice.
Mentre a Tokyo e Kyoto i ciliegi hanno ormai dato il meglio di sé e la rete si è riempita di testimonianze foto e video di questo grande evento, le Alpi giapponesi e il nord dell’arcipelago si preparano al loro turno per lo hanami 2019.

Uno dei festival giapponesi più famosi e frequentati in questa stagione si terrà tra una decina di giorni proprio tra le montagne dello Honshu centrale, nella regione di Hida: il Takayama Matsuri di primavera non è solo contemplazione della natura e gioia dello stare insieme, è anche un tripudio di arte, professionalità, antiche tradizioni e moderna, impeccabile organizzazione. In questa città di montagna non si perde occasione per fare festa, e così in ottobre si replica con l’altrettanto vivace versione autunnale, a cui anni fa ho avuto la fortuna e il piacere di partecipare mentre facevo ricerche per la mia tesi.

Uno yatai del festival d'autunno di Takayama (Ottobre 2006)

In Giappone più che altrove è importante programmare il proprio viaggio in accordo con le stagioni e gli eventi a esse collegati. Molto qui è legato al trascorrere del tempo, al ritmo della natura che determina anche il ritmo della vita rurale e culturale, e tante sono le occasioni in cui i giapponesi scandiscono questo ritmo con rituali ancora vivi e sentiti. Non solo lavoro, tecnologia e stress, insomma. E un turista può (deve!) certamente approfittare di questi particolari momenti per visitare il Paese in gran spolvero e conoscere questo suo grande popolo propenso a fare festa appena possibile.

mercoledì 27 marzo 2019

Densha otaku

Se qualcuno di voi è un appassionato di drama giapponesi avrà colto una sorta di citazione nel mio titolo, quella a "Densha otoko" (L'uomo del treno), popolare serie tv (ma anche manga, film e libro) dei primi anni duemila. Parafrasandola, "Densha otaku" (appassionato di treni) è quello che sono io, come ho rivelato nel mio post precedente. Non lo sono a livelli estremi, ma insomma... me la cavo.


Passeggeri su un treno a Tokyo - Gennaio 2019

Normalmente non ho grandi problemi a stabilire il mio programma di viaggio, soprattutto se sono da sola e non dipendo da gusti altrui, ma come vi dicevo stavolta mi sono voluta complicare la vita. Come? Qualche vago indizio lo potete trovare nella pagina in inglese del sito della JR East

Hanami al Palazzo Imperiale di Tokyo - Marzo 2014

Il Giappone è noto per molte cose, una su tutte la fioritura dei ciliegi. In Italia non possiamo immaginare davvero cosa sia, vederla dal vivo è uno spettacolo.
Esattamente 6 anni fa seguivo la fioritura nella zona dello Honshu centrale e condividevo foto e impressioni qui. Nel periodo in cui andrò ora, però, la fioritura inizierà a percorrere il nord dell'arcipelago. Iniziate a raccogliere qualche altro indizio? Sono certa di sì, più che briciole mi sembra di avere seminato pagnottelle! ;)

Castello di Hikone - Aprile 2014

venerdì 8 marzo 2019

Auguri alle donne che non mollano mai

La festa della donna può essere vissuta e celebrata in tanti modi.
Japan Forward elenca alcune grandi donne del presente in Giappone a cui vanno degli auguri speciali, io le condivido con voi: International Women's Day - A Japan Forward Reading List
Lasciamoci ispirare!

lunedì 4 marzo 2019

Travel in progress

Come accennavo nel post precedente sto progettando il mio prossimo viaggio in Giappone. L'organizzazione dei viaggi è anche parte del mio lavoro, per cui credo di poter dire che subisco la mia buona dose di deformazione professionale quando progetto le mie vacanze. Un bene o un male? Finora propendo per il lato positivo, anche perché di contro anche le esperienze che faccio nei miei viaggi personali mi possono essere utili sul lavoro, il che rende tutto più interessante e dinamico.

Quando inizio a organizzare un viaggio sono quindi molto metodica e organizzata, e seguo più o meno sempre questo iter:
1) monitoraggio dei voli
2) prima stesura dell'itinerario
3) prime prenotazioni di alloggi
4) acquisto dei voli
5) decisione del budget giornaliero
6) sistemazione dell'itinerario
7) prenotazioni definitive degli alloggi
8) monitoraggio degli alloggi (per eventuali offerte)
9) acquisto pass trasporti (se serve)
10) altre prenotazioni
11) sistemazione dei documenti
12) organizzazione dei bagagli

Al momento ho smarcato i primi 5 punti e mancano 5 settimane alla partenza. La gestione del tempo è fondamentale, non so se si era capito!

Anche voi vi organizzate più o meno in questo modo? Avete suggerimenti o volete condividere qualche chicca utile per organizzare un viaggio fai da te, non necessariamente in Giappone?
Grazie e buoni viaggi a tutti.

Obiettivo sempre in primo piano!

venerdì 22 febbraio 2019

Mamonaku (まもなく)


Dopo tanto tempo sto programmando un piccolo tour giapponese in solitaria.
Non so se ho mai scritto qui di essere un’appassionata di treni, nel caso faccio outing ora: treno è bello! Viaggiare in treno evita stress e fatica, fa godere del panorama, permette di fare pause mangerecce senza interrompere il tragitto, inquina meno e concilia la lettura e il relax. Ripetete con me: con la coda in tangenziale mangi rabbia e viaggi male, se fai il furbo e prendi il treno viaggi meglio e “fumi” meno! Bene, ora che siamo tutti allineati possiamo andare avanti.

Hello Kitty Shinkansen (Himeji, nov.2018)

Per molti anni ho girato il Giappone in treno, complice anche il Japan Rail Pass o JRP che dir si voglia, magico biglietto a tempo che permette ai turisti di girare le 4 isole principali del Giappone sulle linee JR (Japan Rail) come una sorta di interrail. Sono esclusi pochissimi treni veloci ma è incluso un famoso traghetto (quello per l’isola di Miyajima) e diversi bus. Ci si rende conto della convenienza di questo pass solo quando non lo si ha e si devono pagare tutti i biglietti singoli, oltretutto perdendo del tempo ogni volta. Con il pass si può in ogni momento accedere ai binari e sbizzarrirsi a piacimento, cogliendo magari l’ispirazione del momento: rendetevi conto delle migliaia di magnifiche possibilità che si hanno a portata di mano!

Itsukushima jinja - Otorii (Miyajima, nov.2018)

Ma veniamo alle domande importanti: dove andrò nel mio prossimo tour? Userò sicuramente i treni, ma il JRP? Soprattutto, avrò la costanza di narrare qui tutte le mie (dis)avventure? All’ultima domanda non so rispondere, alle precedenti potrei ma non voglio (il contrario del vorrei ma non posso). Non ora, almeno, perché naturalmente mi sto complicando la vita con l'organizzazione e sono in continua fase di revisione progetto. Mi sento un po' ingegnere, e molti sanno (per gli altri, nuovo outing) quanto io non sia in sintonia con la categoria. Un disastro!
Abbiate fede, sarete ricompensati.

P.S. cosa vuol dire il titolo del post? まもなくè il termine che si usa nelle stazioni o sui treni per indicare l'arrivo di qualcosa "a breve" (noi diremmo "in arrivo", senza tradurre letteralmente).

giovedì 17 gennaio 2019

Inverno in Giappone: i migliori yuki matsuri

Di solito quando si pensa ai matsuri (festival giapponesi) ci si proietta in estate, con i fuochi d'artificio e le bancarelle, le persone che passeggiano in yukata e i bambini che giocano alla pesca.
Io, che non sono un'amante del caldo e delle folle, non ho mai smaniato per frequentare questo tipo di eventi nonostante meritino sicuramente di essere visti. In compenso grandissimo fascino per me hanno i matsuri invernali, che a mio personale parere nulla hanno da invidiare a quelli estivi: favolosi paesaggi innevati, sculture di neve o ghiaccio che sembrano opere di marmo, giochi di luci e colori, e le bancarelle non mancano nemmeno qui!

I matsuri invernali sono davvero molti, i più famosi dei quali si svolgono nelle regioni settentrionali di Tohoku e Hokkaido. Io ne ho visitati alcuni, che mi sento di consigliare.

Festival della neve di Sapporo (Sapporo Yuki Matsuri) - Hokkaido

Ogni anno nella prima metà di Febbraio si tiene a Sapporo il matsuri invernale per eccellenza, che richiama molte migliaia di visitatori ed è sede di un concorso internazionale di sculture di neve. Qui le cose si fanno in grande, in ogni senso: Odori Park (1,5 km nel cuore della città) viene interamente dedicato all'allestimento del festival, con l'esposizione delle sculture in concorso, la zona degli stand di cibo e bevande, varie zone dedicate agli eventi; nel 2016 c'erano una discesa con trampolino per le dimostrazioni di sci acrobatico e due palchi per concerti, oltre a un grandioso spettacolo di proiezioni su una scultura raffigurante il portale del Kasuga Taisha di Nara.
Sito ufficiale Sapporo Yuki Matsuri

Festival del sentiero di luci nella neve di Otaru (Otaru Akari no Michi) - Hokkaido

Otaru è una piccola città poco distante da Sapporo, famosa per il suo canale, le vetrerie e il saké. Durante l'inverno, in concomitanza con quello di Sapporo, anche a Otaru si svolge un festival invernale che punta tutto sull'effetto scenografico delle lanterne illuminate nella neve.
Chi visita il  Sapporo Yuki Matsuri non deve farsi sfuggire questa semplice gita da Sapporo, a circa mezz'ora di treno dal capoluogo. Nonostante sia meno famoso di quello di Sapporo, anche i visitatori del festival di Otaru Akari no Michi sono moltissimi, quindi preparatevi a una certa coda per scattare una fotografia dal ponte sul canale Otaru Unga. Non impegnate troppo la vostra postazione, una volta conquistata, lasciate che tutti ne abbiano l'opportunità e procedete godendovi la bellissima passeggiata lungo il canale e tra le vie cittadine. Scoprirete tante piccole gemme!
Sito ufficiale Otaru Akari no Michi

Festival d'inverno di Asahikawa (Asahikawa Fuyu Matsuri) - Hokkaido

Anche questo è un vero e proprio festival internazionale dedicato agli artisti del ghiaccio, che si sfidano a colpi di tecnica e creatività vestendo la città con una lunga sfilata di sculture decisamente impressionanti. Non occorre cercare per trovarle: già all'uscita dalla stazione JR Asahikawa inizia la prima lunga fila di sculture che procede verso il centro città, al centro del viale principale.
Il festival di Asahikawa prende origine dall'antica festa Ainu chiamata "Iyomante", la festa dell'orso, un rituale che il nostro Fosco Maraini descrive nel suo libro "Gli ultimi pagani" (se non lo conoscete, correte in libreria a prenderlo). Oggi l'unica caratteristica rimasta è quella del "festeggiamento" in generale, perché per fortuna non è più necessario "fare la festa" all'orso!
Come a Sapporo, anche all'Asahikawa Winter Festival le sculture vengono illuminate la sera e molti sono gli eventi collaterali a quello che è il secondo festival invernale per importanza in Hokkaido.
Sito ufficiale Asahikawa Winter Festival
Pamphlet in inglese Asahikawa Winter Festival

Festival delle lanterne sulla neve del Castello di Hirosaki (Hirosaki-jo Yuki-doro Matsuri) - Tohoku



Uno dei festival più suggestivi che l'inverno giapponese possa offrire è proprio quello della cittadina di Hirosaki, nella prefettura di Aomori. Lo Hirosaki Snow Lantern Festival si svolge all'interno del castello di Hirosaki, famoso anche in primavera per la fioritura dei suoi tanti alberi di ciliegio. Durante l'inverno nel parco del castello vengono allestite centinaia di lanterne, che risaltano nella neve e contrastano con la severità e solennità del castello. Non mancano sculture di neve e igloo, che rendono la visita del festival molto "interattiva", oltre alle immancabili bancarelle.
Lo spettacolo delle lanterne accese di sera vale davvero il viaggio verso questa piccola perla del Tohoku.
Pagina dell'ufficio del turismo di Hirosaki