venerdì 26 dicembre 2008

Kyoto e Nara tra pioggia e neve

Ci siamo presi una breve pausa per smaltire le ultime giornate di gite, così ora possiamo tornare più freschi al nostro resoconto, sapendo di contare sulla vostra attenzione vacanziera.
Il tempo qui è sempre più freddo, oggi ha nevischiato dal mattino al pomeriggio, sia a Osaka che a Kyoto. Il freddo non ci ha colti del tutto impreparati: come reciproco regalo di Natale ci siamo muniti di berrette di lana nipponiche (probabilmente dell'Hokkaido, o ancora più probabilmente extra-isolane) e stiamo affrontando il rigido clima del Kansai con uno sguardo un pò preoccupato al vero spauracchio del viaggio, ossia il capodanno al nord. Mentre qui ora si registrano +4° nello stesso momento a Sapporo ci sono -12° e +50cm di neve. Olè!
La visita a Nara non è stata l'altro ieri ma ieri, giorno di Natale, quando purtroppo una pioggia non proprio provvidenziale ci ha colti nel mezzo del parco di Nara coi nostri ombrellini pieghevoli mignon: ce li hanno prestati i nostri amici di Tokyo, quindi non crediate che siano colpa di un altro acquisto sballato! E' che qui le dimensioni standard degli ombrelli, soprattutto quelli pieghevoli, sono quelle dei funghi dei puffi! In compenso pioveva a tratti, quindi ci è andata tutto sommato anche bene: meno turisti, migliore movimento.
Alla stazione di Nara, dove siamo arrivati con treno "rapido" da Osaka in 50 minuti, l'addetta all'ufficio informazioni ci ha muniti di una piantina con il percorso a piedi consigliato per vedere tutte le principali attrattive, che trattandosi della prima capitale stabile abbandonata per troppa ingerenza del buddhismo, significa TEMPLI SU TEMPLI. Ovviamente si parla dei principali, nessun rischio di santità in vista per noi ;P In successione abbiamo visitato il Kofukuji, dove abbiamo incontrato i primi daini (o cervi?) di Nara, il Todaiji, dove è custodito il grande Buddha di bronzo, e finalmente un santuario Shinto, il Kasuga jinja, con le sue centinaia di lanterne. Questi siti sono tutti stati designati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, ma non dimentichiamo che una vera istituzione sono i daini, come e più che a Miyajima. Marco si è cimentato nell'impresa di porgere a queste "divinità" gli appositi shikasenbei ("cracker" dei daini), così è stato puntualmente assediato nonchè speronato in ultimo da un daino arrivato troppo tardi per il banchetto.


















Il giro a piedi di Nara, del parco e delle tre maggiori attrattive sopra elencate, ha richiesto circa 6 ore. Probabilmente approfittando degli autobus si sarebbe risparmiato del tempo, ma volete mettere?
Domani proseguiremo con il resoconto di Kyoto, per ora un saluto a tutti!

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