giovedì 24 giugno 2021

Green Pass per viaggiare in Giappone?

Ormai in Europa si inizia a viaggiare senza troppe restrizioni grazie al Digital Green Pass, la Certificazione verde Covid-19 che velocizza i controlli alle frontiere grazie alla veloce scansione di un QR-code. Sembrano finalmente finiti i tempi in cui carta cantava, rallentando i controlli ai varchi e quindi, paradossalmente, contribuendo a formare code in un momento in cui erano da evitare come non mai. Il governo giapponese deve averla trovata una buona idea, e a fine Aprile 2021 ha deciso di sviluppare una propria App sul modello del Digital Green Pass europeo. 

EU digital covid certificate (ec.europa.eu)

L'uso della Travel App consentirà accesso veloce e senza contatto dall'imbarco all'immigrazione a chi viaggerà verso il Giappone dall'estero. Attualmente sembra si stia pensando alla sola ripresa dei viaggi d'affari, anche se c'è chi (in Giappone e fuori) chiede che si guardi anche alla riammissione dei turisti stranieri

Non ci resta che sperare che le Olimpiadi di Tokyo 2020, vero banco di prova per la gestione di migliaia stranieri in arrivo da ogni parte del mondo, portino buoni risultati. Se così fosse, e se intanto la campagna vaccinale giapponese finalmente decollasse, potremmo timidamente sperare di rivedere il suolo del Crisantemo, armati di App, certificazione verde o qualunque altra diavoleria decideranno di inventarsi per noi. 

Magari vale anche votarsi a un kami!

Nel frattempo vi consiglio di fare come me: pianificate! Organizzate il vostro viaggio fin da ora, magari stilando vari itinerari a seconda dell'ipotetico mese di partenza, in modo da farvi trovare pronti all'annuncio della riapertura al turismo, in qualunque momento sarà. Io lo sto facendo con alcune App utili per viaggiare, descritte in questo articolo per That's Giappone. Voi come vi state preparando?

mercoledì 23 giugno 2021

Corsi online di cucina giapponese: una bella scoperta

Voglia di cibo giapponese ma non del solito "sushi"? Spesso nei ristoranti giapponesi, o presunti tali, quello che manca è il sapore delle cose più semplici. Naturalmente molto dipende dalla domanda e dal tipo di ristorante, ma chi vive lontano dalle grandi città non può vivere di solo "sushi", giusto? *

Teishoku

Durante i lunghi mesi di restrizioni dovute al covid, quando non si poteva uscire dagli stretti confini comunali, noi abitanti di piccoli centri abbiamo probabilmente cucinato e sperimentato più di ogni altro. Da noi nessun povero runner poteva arrivare pedalando da oltre 50Km per portarci una ciotola di ramen o un katsudon, purtroppo. Al massimo potevamo farci portare una pizza (buona eh, ma non di solo impasto lievitato può vivere l'uomo). E così, arrivata al limite di quanto un gourmet può sopportare, già provata dal non sapere quando saremmo potuti tornare a viaggiare verso il Giappone, un bel giorno ho deciso: se il washoku non veniva a me, sarei stata io a portarlo in tavola.

Wonton soup e negishio chicken

E' iniziata così la mia avventura con i corsi online di cucina casalinga giapponese, che dalla fine del 2020 sono diventati per me un appuntamento fisso. Mi hanno aiutato a ritrovare profumi e sapori che non sentivo da tempo e a farmi viaggiare un po' nei ricordi, con non poca nostalgia. 

Se volete saperne di più, ho parlato della mia esperienza con i corsi di cucina giapponese online per That's Giappone, dove troverete altre foto dei miei piatti (sì, questi sono i miei!) e un'intervista alla mia super insegnante Yumi Katsura. Grazie ancora, sensei!

* Perché scrivo "sushi"? Per distinguere quello in vendita nei supermercati o nei ristoranti all you can eat da quello dei ristoranti giapponesi autentici e specializzati.

lunedì 14 giugno 2021

App per viaggiare in Giappone senza pensieri (That's Giappone)

Come dicevo alcuni giorni fa, da qualche tempo ho iniziato a creare contenuti per That's Giappone. Uno degli argomenti in cui mi sento più a mio agio e per cui non smetterei mai di riempire pagine sono i viaggi in Giappone, vi sorprende? Ecco perché mi è particolarmente piaciuto scrivere questo nuovo articolo per il blog: Primo viaggio in Giappone: le App salvavita! Mi farebbe piacere che lo leggeste e, magari, lasciaste un commento qui o direttamente nel blog. Il confronto aiuta a crescere.

cellulare e oggetti di viaggio

Finito lo spazio "marketing", vi dirò che sto man mano iniziando a programmare una semi-infinita sequenza di prossimi itinerari. A seconda del momento in cui sarà finalmente possibile tornare a viaggiare da turisti verso il Sol Levante avrò quindi pronte tante diverse opzioni per godere della stagione e delle sue speciali attrattive, dall'estremo nord all'estremo sud dell'arcipelago. Anche voi vi state organizzando?

giovedì 10 giugno 2021

Nuova collaborazione: That's Giappone

 Alcuni anni fa una mia cara amica, Amy, si è trasferita in Giappone per studiare, e ha poi deciso di rimanere trovando lavoro e casa a Tokyo. Prima della sua partenza l'avevo aiutata a trovare il nome del blog/canale in cui voleva raccontare le sue esperienze giapponesi agli italiani: That's Giappone

Da allora sono passati ormai 3 anni molto intensi per Amy, che di recente ha potuto riprendere in mano il suo progetto con molto entusiasmo. Così ho iniziato a collaborare con lei scrivendo articoli per il blog di That's Giappone e post per la sua pagina Facebook, a cadenza regolare. 

Amy è molto brava anche a creare contenuti foto/video per Instagram e Youtube. Io molto meno, il mio pane sono le parole!

Vi invito a dare un'occhiata ai contenuti di That's Giappone, seguirci (se volete) e lasciare i vostri commenti (graditissimi quelli positivi e di incoraggiamento!). 

Grazie / ありがとう。


giovedì 18 aprile 2019

Tohoku: Shibata (Miyagi)

Il mio tour del Tohoku continua, e di nuovo è Sendai lo snodo da cui passa la mia odierna avventura. Spenderei alcune parole sulla città, una vera scoperta perché non pensavo fosse tanto grande e piena di vita prima di capitarci, ma le cose da dire oggi sono molte e il tempo poco per cui per ogni curiosità sulla città vi rimando al sito ufficiale dell'ente del turismo di Sendai.
Questa volta sono arrivata a Sendai da Tokyo a bordo del Komachi Shinkansen, che personalmente non avevo mai provato. Il Komachi Shinkansen sale da Tokyo verso nord assieme allo Hayabusa, ma lungo la strada se ne distacca perché i due treni hanno destinazioni finali differenti: Akita (Tohoku) per il Komachi, Shin-Hakodate (Hokkaido) per lo Hayabusa.

Hayabusa (verde) e Komachi (rosso) - Stazione di Tokyo (Aprile 2019)

Come anticipavo, la mia meta di oggi non era Sendai. A circa mezz'ora di treno dalla città, in direzione sud verso Fukushima sulla JR Tohoku line, si trovano due paesi collegati tra loro da una strada per così dire... particolare. Si tratta di Funaoka e Ogawara, e la strada/viale che li unisce costeggia il fiume Shiroishi lungo cui entrambi si sono sviluppati. Prende il nome di Hitome Senbonzakura, che si può tradurre come "Mille sakura in un colpo d'occhio": un lungo sentiero pedonale (possono passare pochissimi mezzi autorizzati) che corre lungo il fiume in una distesa ininterrotta di alberi di ciliegio secolari, che protendono i loro rami verso il fiume e verso la strada, formando in questa stagione spettacolari tunnel fioriti.

Hitome Senbonzakura da Funaoka - Aprile 2019

Hirome Senbonzakura da Funaoka - Aprile 2019

Anche se per i turisti occidentali non è ancora particolarmente famoso, Hitome Senbonzakura offre una delle esperienze per me più suggestive di tutte per fare hanami nel Tohoku e in generale in Giappone: un lungo percorso tranquillo, migliaia (letteralmente) di alberi da fotografare e ammirare, un festival (a Ogawara) in cui approfittare delle bancarelle per mangiare di tutto, e se ancora non bastasse... una ferrovia tutta particolare! ;)
A Shibata, cittadina ancora più piccola delle precedenti e incastonata tra le due, si può risalire la collina in mezzo ai sakura a bordo di una slope car. Al suo "terminal" si gode del panorama dall'alto e di una pacifica dea Kannon. Pacifica davvero: si chiama Heiwa Kannon, lett. Kannon della Pace... che in italiano suona strano, lo ammetto!
La statua domina anche quello che un tempo era il castello di Shibata, di cui ora resta solo la base in pietra, altro spettacolare punto di osservazione del viale dei ciliegi e della ferrovia che lo costeggia.

Slope car a Shibata - Aprile 2019

Heiwa Kannon - Shibata Aprile 2019


lunedì 15 aprile 2019

Tohoku: Matsushima

Forse vi starete chiedendo dove è finita la mia passione per i treni in questo viaggio. Finora ho acquistato e ritirato il JR Pass, ho preso uno shinkansen e qualche treno locale di poco conto. Ebbene, per mia fortuna e vostra curiosità, finalmente spiegherò cos'altro permette di fare il JR East Tohoku Pass oltre alle solite cose a cui i JRP ci hanno abituato.
La compagnia JR East permette ai turisti stranieri di usufruire della prenotazione online (da 30 giorni prima) di tutti i suoi treni "prenotabili". Sembrerà assurdo (a me almeno sì) ma nonostante tutto la JR non è ancora entrata nel terzo millennio in questo: i JR Pass non sono tessere magnetiche (che esistono in Giappone dal 2001!) ma cartoncini scomodi da ritirare e utilizzare, e le prenotazioni dei posti sono generalmente affidate alle biglietterie in loco. Da diversi anni, però, JR East si distingue dalle altre divisioni della compagnia per questo benvenuto servizio, di cui naturalmente ho usufruito anch'io.
Comodamente seduta a casa ho prenotato così il mio spostamento in treno da Sendai a Matsushima su un treno particolare: Resort Minori è un cosiddetto Joyful Train, ovvero un treno turistico che opera soltanto pochi giorni all'anno allo scopo di far conoscere determinate zone e a volte "temi" o attrazioni. Nel caso di questo treno il focus sono le località termali che raggiunge e il magnifico paesaggio che si gode dai suoi enormi finestrini, in particolare in autunno. Io sono rimasta a bordo troppo poco (20 minuti) per godere appieno del viaggio, ma nel mio caso la meta era vicina e in sé valeva il sacrificio.


Joyful Train Resort Minori - Sendai (Aprile 2019)

Il personale JR saluta i viaggiatori del treno Resort Minori - Sendai (Aprile 2019)

Matsushima è una tranquilla località di mare a nord di Sendai, nella prefettura di Fukushima. Divenne particolarmente famosa nel periodo Edo per la sua baia punteggiata di isole verdeggianti (isole di pini, come si traduce letteralmente il suo nome), nominata una delle tre viste più belle del Giappone (Nihon sankei). Le altre due sono il santuario di Itsukushima sull'isola di Miyajima (pref. di Hiroshima) e la striscia di sabbia di Amanohashidate (pref. di Kyoto).

Vista della baia di Matsushima dall'isola di Fukuura (Aprile 2019)

Oltre alle riconosciute e innegabili bellezze naturali, che lasciarono senza parole perfino il grande poeta Matsuo Basho, Matsushima è ricca anche di storia e cultura. Il tempio Zuiganji risale all'anno 828 ed è uno dei maggiori templi Zen del Tohoku. Il piccolo padiglione Godaido è persino precedente, fu costruito nell'807 su una piccola isola collegata alla terraferma da uno dei suoi due ponti rossi. Un'altra piccola perla nel panorama artistico e culturale di Matsushima è la casa da tè Kanrantei, affacciata sul mare, in cui si può sorbire una tazza di maccha accompagnata, se si vuole, da un buon dolce wagashi.

Ponti di accesso al padiglione Godaido - Matsushima (Aprile 2019)

Per Matsushima è bello camminare, senza fretta e senza pensieri. Una visita molto rigenerante è quella all'isola di Fukuura, collegata alla terraferma da un lungo ponte rosso (accesso a pagamento, 200 yen). Sull'isola si può scegliere tra diversi percorsi, dal più facile e accessibile anche ai passeggini, a quello più "avventuroso" e lungo. Il tempo di percorrenza va dai 30 ai 60 minuti, nulla di troppo impegnativo, e il panorama ripaga di tutto.

Daruma omikuji del tempio Benzaiten - isola di Fukuura (Aprile 2019)

Consiglio decisamente la visita di Matsushima, possibilmente anche con un pernottamento che permetta di godere dello spettacolo del sole che sorge sull'acqua e dietro le isole di questo infinito spettacolo naturale.

Accesso alla baia di Matsushima:
Di norma si consiglia di utilizzare la fermata di Matsushima Kaigan, mentre io sono scesa a Matsushima. Quello che cambia è il tempo che occorre per raggiungere la zona della baia, 2-3 minuti nel caso della stazione consigliata contro i 20-25 dell'altra. I treni per Matsushima Kaigan sono però più lenti, per cui alla fine non cambia molto.

venerdì 12 aprile 2019

Tohoku: Aizuwakamatsu

Nella parte interna della prefettura di Fukushima, ben protetta dalle montagne su ogni lato, sorge la cittadina di Aizuwakamatsu. Da Tokyo con il mio pass (ne ho parlato ieri qui) ho preso un treno Shinkansen Yamabiko per Koriyama, e da lì un locale della linea Ban'Etsu West per Aizu-Wakamatsu (la stazione JR separa il nome, è importante saperlo per la ricerca degli orari). In tutto ho impiegato poco meno di 3 ore, divise circa a metà tra i due treni.

Tohoku JR Pass e ingresso a Tsurugajo

La linea Ban'Etsu si snoda in un percorso tranquillo in mezzo a colline e montagne boscose, dove l'inverno non si è ancora del tutto ritirato. A bordo rotaie e sui pendii la neve era ancora lì a gufare sulla mia ricerca di fiori per fare hanami, e infatti... ma andiamo con ordine!
Ad Aizuwakamatsu si respira aria di storia, non solo di montagna: il castello della città è stato teatro di una strenua difesa contro il nuovo governo Meiji nel 1868, terminata in una tragica resa, ma dalle ceneri della battaglia è risorto, circa un secolo dopo, più bello che mai. Il tetto di tegole rosse del castello Tsurugajo (castello della gru bianca) è unico in tutto il Giappone, e al suo interno è custodito un museo storico di tutto rispetto, che espone anche alcuni splendidi kabuto (elmi samurai), personalmente i più impressionanti mai visti per foggia, dimensione e conservazione.

Susino in fiore e Tsurugajo - Aizuwakamatsu (Aprile 2019)

Una storia particolarmente tragica, sentita e ricordata a proposito della sconfitta del clan Aizu è quella del gruppo chiamato Byakkotai, (Corpo della Tigre Bianca) formato da 19 ragazzi tra i 15 e i 17 anni. Questi giovanissimi guerrieri, avvistando dalle colline il castello in fiamme, si tolsero la vita con le loro stesse armi. La scena è ripresa da molti nishikie del periodo, alcuni dei quali in mostra nel castello, dove sono esposti anche i ritratti fotografici di tutti i ragazzi.

Stazione di Aizu-Wakamatsu

La fortuna di Aizuwakamatsu fu decisa proprio dal primo grande capoclan Aizu, che favorì le attività commerciali legate alla produzione di sakè e di lacca, due importanti produzioni della zona ancora oggi dopo circa 400 anni. L'artigianato locale è anche famoso per alcuni giocattoli tradizionali molto apprezzati anche come portafortuna: sono gli akabeko, piccole riproduzioni di mucche di colore rosso e con la testa ondeggiante. Akabe è anche il nome del bus turistico che porta al castello. Hanno anche un bus che gira in senso inverso e si chiama Haikara-san, ma nessuna Benio è ritratta sulla sua livrea (qualcuno sa di cosa sto parlando?).

Il bus Akabe - Aizuwakamatsu