Voglia di cibo giapponese ma non del solito "sushi"? Spesso nei ristoranti giapponesi, o presunti tali, quello che manca è il sapore delle cose più semplici. Naturalmente molto dipende dalla domanda e dal tipo di ristorante, ma chi vive lontano dalle grandi città non può vivere di solo "sushi", giusto? *
Teishoku |
Durante i lunghi mesi di restrizioni dovute al covid, quando non si poteva uscire dagli stretti confini comunali, noi abitanti di piccoli centri abbiamo probabilmente cucinato e sperimentato più di ogni altro. Da noi nessun povero runner poteva arrivare pedalando da oltre 50Km per portarci una ciotola di ramen o un katsudon, purtroppo. Al massimo potevamo farci portare una pizza (buona eh, ma non di solo impasto lievitato può vivere l'uomo). E così, arrivata al limite di quanto un gourmet può sopportare, già provata dal non sapere quando saremmo potuti tornare a viaggiare verso il Giappone, un bel giorno ho deciso: se il washoku non veniva a me, sarei stata io a portarlo in tavola.
Wonton soup e negishio chicken |
E' iniziata così la mia avventura con i corsi online di cucina casalinga giapponese, che dalla fine del 2020 sono diventati per me un appuntamento fisso. Mi hanno aiutato a ritrovare profumi e sapori che non sentivo da tempo e a farmi viaggiare un po' nei ricordi, con non poca nostalgia.
Se volete saperne di più, ho parlato della mia esperienza con i corsi di cucina giapponese online per That's Giappone, dove troverete altre foto dei miei piatti (sì, questi sono i miei!) e un'intervista alla mia super insegnante Yumi Katsura. Grazie ancora, sensei!
* Perché scrivo "sushi"? Per distinguere quello in vendita nei supermercati o nei ristoranti all you can eat da quello dei ristoranti giapponesi autentici e specializzati.
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