venerdì 12 aprile 2019

Tohoku: Aizuwakamatsu

Nella parte interna della prefettura di Fukushima, ben protetta dalle montagne su ogni lato, sorge la cittadina di Aizuwakamatsu. Da Tokyo con il mio pass (ne ho parlato ieri qui) ho preso un treno Shinkansen Yamabiko per Koriyama, e da lì un locale della linea Ban'Etsu West per Aizu-Wakamatsu (la stazione JR separa il nome, è importante saperlo per la ricerca degli orari). In tutto ho impiegato poco meno di 3 ore, divise circa a metà tra i due treni.

Tohoku JR Pass e ingresso a Tsurugajo

La linea Ban'Etsu si snoda in un percorso tranquillo in mezzo a colline e montagne boscose, dove l'inverno non si è ancora del tutto ritirato. A bordo rotaie e sui pendii la neve era ancora lì a gufare sulla mia ricerca di fiori per fare hanami, e infatti... ma andiamo con ordine!
Ad Aizuwakamatsu si respira aria di storia, non solo di montagna: il castello della città è stato teatro di una strenua difesa contro il nuovo governo Meiji nel 1868, terminata in una tragica resa, ma dalle ceneri della battaglia è risorto, circa un secolo dopo, più bello che mai. Il tetto di tegole rosse del castello Tsurugajo (castello della gru bianca) è unico in tutto il Giappone, e al suo interno è custodito un museo storico di tutto rispetto, che espone anche alcuni splendidi kabuto (elmi samurai), personalmente i più impressionanti mai visti per foggia, dimensione e conservazione.

Susino in fiore e Tsurugajo - Aizuwakamatsu (Aprile 2019)

Una storia particolarmente tragica, sentita e ricordata a proposito della sconfitta del clan Aizu è quella del gruppo chiamato Byakkotai, (Corpo della Tigre Bianca) formato da 19 ragazzi tra i 15 e i 17 anni. Questi giovanissimi guerrieri, avvistando dalle colline il castello in fiamme, si tolsero la vita con le loro stesse armi. La scena è ripresa da molti nishikie del periodo, alcuni dei quali in mostra nel castello, dove sono esposti anche i ritratti fotografici di tutti i ragazzi.

Stazione di Aizu-Wakamatsu

La fortuna di Aizuwakamatsu fu decisa proprio dal primo grande capoclan Aizu, che favorì le attività commerciali legate alla produzione di sakè e di lacca, due importanti produzioni della zona ancora oggi dopo circa 400 anni. L'artigianato locale è anche famoso per alcuni giocattoli tradizionali molto apprezzati anche come portafortuna: sono gli akabeko, piccole riproduzioni di mucche di colore rosso e con la testa ondeggiante. Akabe è anche il nome del bus turistico che porta al castello. Hanno anche un bus che gira in senso inverso e si chiama Haikara-san, ma nessuna Benio è ritratta sulla sua livrea (qualcuno sa di cosa sto parlando?).

Il bus Akabe - Aizuwakamatsu

4 commenti:

MySilver79 ha detto...

Oh, io lo so bene! Benio è la protagonista di "Haikara-san ga tooru", manga chiamato in Italia "Una Ragazza Alla Moda". L'anime era stato trasmesso in Italia negli anni '80 con il titolo "Mademoiselle Anne" ed è uno dei miei preferiti di sempre, ricordo che lo facevano sulle TV locali!
Vicky

Mara ha detto...

Bravissima Vicky! Proprio lei, la nostra "Anne"! Se puoi e non l'hai già fatto leggi il manga, come spesso succede secondo me è molto più bello della serie animata.

MySilver79 ha detto...

Del manga ho letto solo il primo volume. So che ci sono più personaggi rispetto all'anime ed è più lungo. Di Waki Yamato in Italia è uscito anche "NY Komachi", di cui però non è mai stato fatto l'anime. Poi ci sono tantissimi altri manga di Waki Yamato che non sono mai giunti da noi.

Mara ha detto...

Anche NY Komachi è bello, ma Haikara-san ga tooru resta il migliore dei due per me. In giapponese ci sono altre opere, è vero, tra cui il bellissimo Asaki Yumemishi, costato 13 anni di studio e lavoro, che è la trasposizione del romanzo del periodo Heian "Genji monogatari". Io l'ho comprato, ne ho ammirato le splendide tavole a colori e l'ho messo su una mensola, ma chissà che un giorno non mi decida a leggerlo! Da Haikara-san e Asaki Yumemishi sono stati tratti due spettacoli del teatro Takarazuka, che come per Lady Oscar hanno contribuito alla fama dei manga e dell'autrice. Vorrei tanto vederli dal vivo!