giovedì 7 marzo 2013

Hanami Honeymoon

E' passato quasi un anno dall'ultimo post e circa 10 mesi dall'ultimo viaggio. Anche il prossimo sarà speciale, per molti versi. Tra meno di tre settimane partiremo di nuovo per il Giappone, dove resteremo 20 giorni con lo scopo di ammirare la fioritura dei ciliegi (hanami, lett. "vedere i fiori") e di fare nuove esperienze. Questa volta però saremo in viaggio di nozze! Naturalmente la nostra lista nozze non poteva che essere una "lista viaggio", e dal momento che nessuna agenzia avrebbe saputo offrire di meglio (in termini di varietà e prezzo) l'ho creata io, per poi affidarla in gestione alla madre della sposa (la mia mamy). Il risultato è questo. Gli amici e i parenti sembra abbiano apprezzato, e per i meno tecnologici ho creato una versione stampata che somiglia nè più nè meno a quello che offre la famigerata agenzia. Per noi è il regalo più bello, visitare i luoghi magici del Giappone pensando alle persone care che ci hanno voluto regalare queste meravigliose esperienze. Seguiteci dunque in questo nuovo viaggio, speriamo piacerà anche a voi! Per noi sarà sempre un ricordo prezioso.

1 commento:

MySilver79 ha detto...

Anche a me piacerebbe tanto tanto andare in viaggio di nozze in Giappone. Adoro quel Paese fin da quando ero bambina, forse però dire che la mia prima "finestra" su di esso sono stati gli anime, che all'epoca non sapevo chiamarsi così, risulterebbe un po' troppo banale. Anche perché quello che si vede in manga e anime è un Giappone "romanzato"… ovviamente questo non vale per quelli esplicitamente fantasiosi come "Dragon Ball" oppure "One Piece" o per quelli ambientati in altre parti del mondo come "Lady Oscar", "Candy Candy" o "Georgie", ma anche quelli più realistici come "Piccoli Problemi di Cuore", "Rossana" o "Kiss Me Licia" non rappresentano il "vero" Giappone. Sarebbe come pensare che l'Italia sia come in "Un Medico in Famiglia" o in "Un Posto al Sole", o che la Spagna sia come ne "Il Segreto". So che i giapponesi nei manga rappresentano quello che vorrebbero essere, non quello che sono veramente: pensa per esempio al fatto che disegnano i loro personaggi con gli occhi grandi e con i capelli di colori strani, lo fanno proprio per contrasto con le loro vere caratteristiche somatiche. Il mio interesse per il "vero" Giappone nacque quando in seconda elementare mi presi una cotta per Takuma Sato, il pilota di Formula 1. Da lì deriva anche il mio debole per i ragazzi di tale nazionalità, e da allora non ne sono uscita più! Pur non avendo legami sanguigni o culturali con il Paese del Sol Levante esso esercita su di me una forza di attrazione pazzesca.