Dal 4 al 14 Aprile 2011
a Sirone (LC)
Japan Dream presenta:
Dove sorge il sole
Immagini dal Giappone
In collaborazione con Biblioteca di Sirone e Comune di Sirone siamo lieti di presentare una mostra fotografica allo scopo di raccogliere fondi da inviare alla Croce Rossa Giapponese per il terremoto dell'11 marzo 2011.
Dove: Biblioteca di Sirone - Via Molteni 17 - Sirone (LC)
Quando: Dal 4 al 14 Aprile 2011
Orari:
Lunedì 18.00 - 22.00
Mercoledì 14.00 - 18.00
Giovedì 08.30 – 13.30 e 21.00 - 22.00
Venerdì 14.00 - 18.00
Sabato 08.30 – 12.30
Volantino: vedi/scarica
Informazioni:
Japan Dream
Biblioteca di Sirone
Accorrete numerosi e diffondete!
Aggiornamento: la mostra è stata prorogata fino al 28 Aprile, con gli stessi giorni e orari di apertura!
Ringraziamo sentitamente la Biblioteca e il Comune di Sirone per l'amicizia e l'opportunità che hanno dato e speriamo che siano ben ricompensate dall'affluenza e dalla generosità dei visitatori.
Cronache di viaggi attraverso il Giappone, tutte rigorosamente personali, con qualche informazione speriamo utile per altri viaggiatori.
lunedì 28 marzo 2011
giovedì 24 marzo 2011
Decisione
Dopo giorni di confronti e valutazioni, ecco la sofferta decisione: si rimanda il viaggio. Alitalia ci offre la possibilità di cambiare i biglietti senza penale, il che ci permette di riprogrammare il tour riutilizzando anche i JR Pass che non avevamo ancora inviato all'Agenzia per il rimborso.
Stasera contatteremo il call center per spostare le date, con nuova partenza a maggio. Se poi anche a maggio la situazione non dovesse essersi stabilizzata rimanderemo di nuovo.
Non è facile capire come stia andando, anche se dalla centrale di Fukushima si sono susseguite piccole e grandi notizie in positivo che fanno ben sperare. Purtroppo i nostri giornalisti continuano a sparare le loro cartucce (vedi: apocalisse, Cernobyl, disastro nucleare, nube radioattiva, acqua contaminata, ecc.) e a far passare in secondo piano quella che è la vera emergenza: portare aiuto alle persone colpite direttamente dalle conseguenze reali del terremoto e dello tsunami dell'11 marzo.
Io nel mio piccolo non voglio stare a guardare indifferente e voglio fare quel che posso, il che si traduce in due iniziative:
- segnalare le notizie attendibili e smutandare i falsi profeti, il tutto nel forum di Japan Dream (principalmente nei post [News] Forte terremoto nel Nord del Giappone e [DISinformazione] Il terremoto in Giappone MALtrattato dai giornalisti );
- contattare Associazioni, Comuni, Biblioteche proponendo piccoli eventi allo scopo di sensibilizzare, informare e raccogliere fondi destinati alla Croce Rossa Giapponese, sempre con il gruppo di Japan Dream.
Come dicevano in un noto anime della mia epoca: uniti vinceremo!
Stasera contatteremo il call center per spostare le date, con nuova partenza a maggio. Se poi anche a maggio la situazione non dovesse essersi stabilizzata rimanderemo di nuovo.
Non è facile capire come stia andando, anche se dalla centrale di Fukushima si sono susseguite piccole e grandi notizie in positivo che fanno ben sperare. Purtroppo i nostri giornalisti continuano a sparare le loro cartucce (vedi: apocalisse, Cernobyl, disastro nucleare, nube radioattiva, acqua contaminata, ecc.) e a far passare in secondo piano quella che è la vera emergenza: portare aiuto alle persone colpite direttamente dalle conseguenze reali del terremoto e dello tsunami dell'11 marzo.
Io nel mio piccolo non voglio stare a guardare indifferente e voglio fare quel che posso, il che si traduce in due iniziative:
- segnalare le notizie attendibili e smutandare i falsi profeti, il tutto nel forum di Japan Dream (principalmente nei post [News] Forte terremoto nel Nord del Giappone e [DISinformazione] Il terremoto in Giappone MALtrattato dai giornalisti );
- contattare Associazioni, Comuni, Biblioteche proponendo piccoli eventi allo scopo di sensibilizzare, informare e raccogliere fondi destinati alla Croce Rossa Giapponese, sempre con il gruppo di Japan Dream.
Come dicevano in un noto anime della mia epoca: uniti vinceremo!
venerdì 18 marzo 2011
Riflessione
A settembre abbiamo colto al volo un'offerta Alitalia e abbiamo comprato due biglietti aerei per Tokyo, con tanto di assicurazione proposta dalla Compagnia (stendiamo un velo...), per goderci la primavera giapponese all'ombra dei fiori di ciliegio in spensierata allegria con i nostri amici là.
Una settimana fa, purtroppo, il terremoto con tsunami più sconvolgente del secolo ha spazzato via, insieme a migliaia di case, cose e persone, tutta la nostra allegria, facendoci precipitare nell'apprensione più nera, abilmente alimentata dai giornalisti e rinfocolata dalla nostra Ambasciata, che sconsiglia a tutti gli italiani di viaggiare verso il Giappone (tutto quanto) e invita molto calorosamente chi si trova nell'arcipelago a rimpatriare prima possibile.
Quello che preoccupa i "media" non è tanto il terremoto in sè, che da una settimana si trascina dietro strascichi di scosse d'assestamento continue, nè le migliaia di persone senza acqua, cibo, medicinali e riscaldamento (tanto sono giapponesi e quindi ce la faranno... grazie tante!), ma la situazione della centrale nucleare di Fukushima, le cui immagini riempiono le tv di tutto il mondo (e chissà quante tasche), nonchè centinaia di talk show, tutti con i loro "esperti fai-da-te".
Cosa fare? A chi dare ascolto? Inizialmente ci siamo detti "la situazione è davvero grave, l'Ambasciata dice di non muoversi assolutamente, dobbiamo annullare tutto" e così abbiamo annullato le prenotazioni degli alberghi, abbiamo avvisato i nostri amici giapponesi e ci siamo messi alle prese con gli annullamenti dei voli e del JR Pass. Qui però ci siamo fermati. Possibile che se davvero c'è bisogno di evacuare dal Paese, ai suoi abitanti viene detto semplicemente di allontanarsi dalla centrale nucleare di qualche decina di Km? Cos'è, una manovra del governo giapponese per autosterminare la nazione?Per reazione all'allarmismo impanicato dei nostri cari amici giornalisti, ci sta proprio venendo la voglia di riprogrammare il nostro viaggio. Abbiamo ancora i biglietti aerei (che per il momento Alitalia dirotta su Osaka) e quelli del treno, le ferie sono ancora prenotate e gli alberghi sono sempre là. Il nostro contributo, se non alla Croce Rossa giapponese, andrebbe alla provata economia del Paese che amiamo e che tanto ci ha dato.
Valuteremo fino all'ultimo.
Una settimana fa, purtroppo, il terremoto con tsunami più sconvolgente del secolo ha spazzato via, insieme a migliaia di case, cose e persone, tutta la nostra allegria, facendoci precipitare nell'apprensione più nera, abilmente alimentata dai giornalisti e rinfocolata dalla nostra Ambasciata, che sconsiglia a tutti gli italiani di viaggiare verso il Giappone (tutto quanto) e invita molto calorosamente chi si trova nell'arcipelago a rimpatriare prima possibile.
Quello che preoccupa i "media" non è tanto il terremoto in sè, che da una settimana si trascina dietro strascichi di scosse d'assestamento continue, nè le migliaia di persone senza acqua, cibo, medicinali e riscaldamento (tanto sono giapponesi e quindi ce la faranno... grazie tante!), ma la situazione della centrale nucleare di Fukushima, le cui immagini riempiono le tv di tutto il mondo (e chissà quante tasche), nonchè centinaia di talk show, tutti con i loro "esperti fai-da-te".
Cosa fare? A chi dare ascolto? Inizialmente ci siamo detti "la situazione è davvero grave, l'Ambasciata dice di non muoversi assolutamente, dobbiamo annullare tutto" e così abbiamo annullato le prenotazioni degli alberghi, abbiamo avvisato i nostri amici giapponesi e ci siamo messi alle prese con gli annullamenti dei voli e del JR Pass. Qui però ci siamo fermati. Possibile che se davvero c'è bisogno di evacuare dal Paese, ai suoi abitanti viene detto semplicemente di allontanarsi dalla centrale nucleare di qualche decina di Km? Cos'è, una manovra del governo giapponese per autosterminare la nazione?Per reazione all'allarmismo impanicato dei nostri cari amici giornalisti, ci sta proprio venendo la voglia di riprogrammare il nostro viaggio. Abbiamo ancora i biglietti aerei (che per il momento Alitalia dirotta su Osaka) e quelli del treno, le ferie sono ancora prenotate e gli alberghi sono sempre là. Il nostro contributo, se non alla Croce Rossa giapponese, andrebbe alla provata economia del Paese che amiamo e che tanto ci ha dato.
Valuteremo fino all'ultimo.
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