Dopo tanto tempo sto programmando un piccolo tour giapponese
in solitaria.
Non so se ho mai scritto qui di essere un’appassionata di
treni, nel caso faccio outing ora: treno è bello! Viaggiare in treno evita stress
e fatica, fa godere del panorama, permette di fare pause mangerecce senza
interrompere il tragitto, inquina meno e concilia la lettura e il relax. Ripetete
con me: con la coda in tangenziale mangi rabbia e viaggi male, se fai il furbo
e prendi il treno viaggi meglio e “fumi” meno! Bene, ora che siamo tutti
allineati possiamo andare avanti.
Hello Kitty Shinkansen (Himeji, nov.2018) |
Per molti anni ho girato il Giappone in treno, complice
anche il Japan Rail Pass o JRP che dir si voglia, magico biglietto a tempo che
permette ai turisti di girare le 4 isole principali del Giappone sulle linee JR
(Japan Rail) come una sorta di interrail. Sono esclusi pochissimi treni veloci
ma è incluso un famoso traghetto (quello per l’isola di Miyajima) e diversi
bus. Ci si rende conto della convenienza di questo pass solo quando non lo si
ha e si devono pagare tutti i biglietti singoli, oltretutto perdendo del tempo
ogni volta. Con il pass si può in ogni momento accedere ai binari e sbizzarrirsi
a piacimento, cogliendo magari l’ispirazione del momento: rendetevi conto delle
migliaia di magnifiche possibilità che si hanno a portata di mano!
Itsukushima jinja - Otorii (Miyajima, nov.2018) |
Ma veniamo alle domande importanti: dove andrò nel mio prossimo tour? Userò sicuramente i treni, ma il JRP? Soprattutto,
avrò la costanza di narrare qui tutte le mie (dis)avventure? All’ultima domanda non so rispondere, alle
precedenti potrei ma non voglio (il contrario del vorrei ma non posso). Non ora, almeno, perché naturalmente mi sto complicando la vita con l'organizzazione e sono in continua fase di revisione progetto. Mi sento un po' ingegnere, e molti sanno (per gli altri, nuovo outing) quanto io non sia in sintonia con la categoria. Un disastro!
Abbiate fede, sarete ricompensati.
P.S. cosa vuol dire il titolo del post? まもなくè il termine che si usa nelle stazioni o sui treni per indicare l'arrivo di qualcosa "a breve" (noi diremmo "in arrivo", senza tradurre letteralmente).